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Una bella storia

Kalòs Experience nasce dal'idea di Alessandra e Pietro, cittadini che amano la propria terra e che sono attivi in un processo di sviluppo locale che dagli anni '90 ha interessato il Borgo di Bova. In questa dimensione di "abitanti culturali"  accompagnano gli ospiti che lo desiderano non solo nella conoscenza delle bellezze del proprio territorio ma anche nella consapevolezza che ognuno è determinante con le proprie azioni per lo sviluppo legalmente sostenibile del luogo in cui vive.
Infatti l’idea di fare turismo a Bova nasce da una lunga esperienza di “ospitalità diffusa” (per “ospitalità diffusa” si intende l’esistenza di posti letto all’interno di antichi casalini rurali in borghi rimasti intatti a livello architettonico che vengono restaurati e a cui viene abbinata la presenza di punti di ristoro) iniziata quasi per caso agli inizi degli anni ’90 per merito di alcuni giovani che hanno fondato la Cooperativa San Leo di Bova.
Questa offerta ricettiva peculiare dell’Area (simile al modello inglese dei B&B a quello altoatesino dei garnì, a quello greco degli studios e a quello francese delle chambre d’hotès) si differenzia da tutti perché pone al centro la realtà come è, senza particolari stravolgimenti dell’assetto edilizio e della morfologia del sito (come invece potrebbe provocare la costruzione ex novo di strutture ricettive). Inoltre stimola la gente del luogo a ristrutturare le proprie case e mantenere vivo il centro urbano, in modo da non doverlo abbandonare. In questo modo il visitatore ha l’opportunità di instaurare con la famiglia ospitante un rapporto di conoscenza privilegiato che gli permette di entrare in contatto con il luogo e le sue tradizioni con maggiore facilità. La Regione Calabria nel frattempo ha istituito la possibilità di realizzare nei borghi la formula di accoglienza dell''Albergo diffuso, che si ritiene la prospettiva futura per l'evoluzione della ricettività nel Borgo di Bova.
L'esperienza dell'”ospitalità diffusa” ha portato Alessandra e Pietro a ristrutturare un'antica casa e a realizzare Kalòs B&B in family , un luogo in cui è possibile scoprire un sentimento antico, proprio dei Greci di Calabria, la Filoxenìa , l'amore per il forestiero. si tratta di un antico sentimento di rispetto e di ospitalità dell'altro , così come lo intendevano gli antichi Greci, la massima espressione dell'accoglienza, principio etico fondamentale per distinguere l’uomo "selvaggio e senza giustizia", come diceva Ulisse, da quello "ospitale e giusto". Un sentimento ancora ampiamente condiviso nella Calabria Greca e in particolare a Bova, dove l'incontro casuale viene spesso consacrato con la condivisione del cibo, del vino e del racconto, perchè chi incontri potrebbe essere un "DIO" che è disceso dall'Olimpo sulla terra, assumendo sembianze dei comuni mortali.

La Filoxenia è qualche cosa che rende unica Bova, finis terrae d'Europa affacciata sul Canale di Sicilia, in quelle acque mediterranee che conservano le storie di chi, fin dall’antichità, ha rischiato e rischia anche adesso la vita per il sogno di un approdo ospitale. Bova, anch'esso abbandonato da molti suoi figli migranti, è diventato in quest'ultimo decennio la meta di stranieri che decidono di viverci recuperando antichi casalini, ed è la meta quotidiana di turisti culturali e naturalistici italiani ma soprattutto stranieri affascinati dalla cultura greco calabra e dalle bellezze del Parco Nazionale dell'Aspromonte, riconosciuto ad aprile 2021 Geoparco dalla rete Unesco Global Geoparks.

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